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L'ANGOLO DELLE FIABE

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"Le favole dove stanno ? C'è ne una in ogni cosa: Nel legno del tavolino,  Nel bicchiere, nella rosa." Gianni Rodari           Benvenuti nell'Angolo delle Fiabe, un luogo magico dove ogni parola si trasforma in un incanto e ogni racconto apre le porte a mondi fantastici. Qui, i più piccini possono lasciarsi trasportare dalla fantasia, scoprendo storie che fanno sognare, sorridere e riflettere. In questo spazio speciale, le fiabe diventano compagne di avventure, aiutando i bambini a esplorare emozioni, affrontare piccole sfide e volare con l'immaginazione. È un angolo creato con amore, pensato per nutrire il cuore e la mente dei più giovani, dove ogni storia ha il potere di accendere la scintilla della fantasia. Pronti a partire per un viaggio straordinario? Qui, tutto è possibile. Basta aprire un racconto e lasciarsi guidare dalla magia! A cura di  Valentina Dragotta

LUCA E IL BOSCO NERO

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​ In un giardino vicino a una piccola casa dalle finestre verdi, Luca passava i pomeriggi a inseguire le farfalle. Correva tra l’erba alta e i fiori colorati, ridendo ogni volta che quelle ali leggere gli sfuggivano. Le farfalle erano il suo incanto: sembrava portassero con sé un po’ di magia, come se il mondo fosse più luminoso quando volavano intorno a lui. ​C'era una regola che Luca conosceva bene: mai oltrepassare la staccionata rossa e bianca. «Oltre c'è il Bosco Nero» , gli aveva ripetuto il papà. «Animali feroci aspettano i bambini che si allontanano dal giardino.» ​Ma un pomeriggio, inseguendo una farfalla dorata, Luca si lanciò in una corsa così veloce che non si accorse del piccolo cancelletto rimasto socchiuso. Quando si fermò, si ritrovò circondato da alberi alti e spogli, i rami intrecciati come braccia che si muovevano nel vento, e il sole sembrava non arrivare mai tra le loro chiome. Luca si guardò intorno, confuso e un po’ impaurito. ​«Oh no… come farò a tornar...

MILO E LA PASQUA RITROVATA

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 Nel villaggio di Pasqua, che dolce incanto, tra profumi di cioccolato e zucchero nel vento, viveva Milo, un coniglietto sbarazzino, sempre in cerca di un gioco o di uno spuntino. Le uova di Pasqua lui doveva creare, le più belle del mondo, da regalare. Ma che fatica, che noia infinita, meglio giocare, che lavorare a vita!  Milo era furbo e un po’ birichino, e invece di farle… le mangiava piano, pianino! "Che delizia!" diceva con aria furbetta, leccandosi i baffi "che dolce scoperta!" Ma mamma e papà, con occhi severi, lo guardarono e dissero: "Milo, davvero?! Non puoi mangiare quel che dovresti donare, se non lavori, non puoi festeggiare!" E così, con un soffio di polvere d’oro, Milo si ritrovò in un posto un po’ strano: era il villaggio del Natale incantato, tra fiocchi di neve e un cielo stellato. Gli gnomi correvano senza sosta, lavoravano uniti con grande premura. Impacchettavano doni con gioia e affetto, ogni giocattolo era un dono perfetto! "Qu...

UN AMORE DI FATA

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 C’era una volta una bellissima fatina che ballava e cantava tra i fiori del bosco incantato. La fatina era sempre felice mentre, con le sue meravigliose ali, svolazzava di qua e di là, e tutti la invidiavano ma le volevano anche bene, perché lei aiutava sempre chi aveva più bisogno. Una sera, dopo essersi adagiata sul suo solito fiore di pesco, la fatina si addormentò profondamente. Ma quella notte, un gruppo di orchi cattivi si intrufolò nel bosco con un piano malvagio: volevano rinchiudere tutta la sua polvere magica dentro un barattolo, così da impedirle di volare e di sorridere. A loro non piaceva tutta quella felicità, perché loro erano sempre arrabbiati e tristi, e vedere la fatina così allegra li infastidiva. La mattina seguente, la fatina si svegliò con uno strano senso di pesantezza. Provò a spiccare il volo, ma cadde a terra. Si sentiva debole, le sue ali non la sostenevano più. Confusa e spaventata, si diresse alla Cascata del Bacio, dove l’acqua era limpida come uno sp...

IL SEGRETO DI PAOLO E SARA

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 In una piccola città, viveva la famiglia Rossi. Era così composta: la mamma, il papà e i due gemellini, Paolo e Sara. Questi due bambini, fin da neonati, erano stati cresciuti con il valore della Gentilezza. Ogni sera, prima di coricarsi, i genitori ricordavano ai piccini quanto fosse preziosa questa qualità: "Bimbi cari, ricordate: GENTILEZZA! Chi il cuore sempre porgerà, un nuovo amico troverà." Paolo e Sara ripetevano la frase ogni notte, stringendo forte la mano dei genitori e sognando un mondo pieno di sorrisi e amore sincero. Una mattina, mentre andavano a scuola, notarono un nuovo compagno seduto da solo sulla panchina del cortile. Aveva gli occhi bassi e stringeva forte lo zaino, come se volesse nascondersi dal mondo. Sara si avvicinò sorridendo e gli chiese: " Ciao, sono Sara! E tu come ti chiami?" Il bambino la guardò sorpreso: "Io... Io mi chiamo Leo!" Paolo si sedette accanto a lui e intanto gli disse:" Vuoi giocare con noi? A ricreazione...

IL SOGNO DI LUCA

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C'era una volta, un bambino di nome Luca, che viveva sottoterra, dentro una buca. Lì, viveva perché era al sicuro, lontano da armi e uomini cattivi, lui si nascondeva dai primitivi. I rami dell'albero gli facevano da casetta, e per coprirsi dal freddo aveva solo una giacchetta. E ogni notte, prima di dormire, lo stesso sogno ecco che cominciava ad apparire: Petali di rosa volavano nell'aria, portando con sé una luce straordinaria. Ogni petalo brillava come una stella, trasformando il buio in una scena più bella. Nel sogno, Luca si trovava in un prato, dove il cielo era d'oro e il sole incantato. Fiumi di miele scorrevano dorati, mentre il vento sussurrava canti fatati. Intorno a lui, una danza fiorita, farfalle leggere in una festa infinita. Gli alberi ridevano e si abbracciavano, e tutti i dolori si allontanavano. C’era una quercia dal tronco dorato, che Luca chiamava "l’albero fatato". Ogni volta che lo sfiorava con la mano, sentiva un calore, un abbraccio l...

CHI DORME, NON IMPARA

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C'era una volta, un bambino un po' pigro,  la sveglia al mattino per lui era un castigo. La mamma provava con dolce pazienza,  ma ogni giorno trovava una nuova scemenza: Il Lunedì si alzò, sbadigliando un po' storto: "Mamma, fa freddo, mi congelo di certo!"  Lei con un plaid lo avvolse pian piano, "Così starai al caldo, forza, dammi la mano". Arrivò il Mercoledì ,, ancora più tardi, "Non posso andare, ho troppi ritardi! Non ho dormito e ho un gran mal di testa!" Ma la mamma rispose: "Muoviti, o salta la festa!" E il Venerdì, poi la scusa era nuova: "Non ho fatto i compiti, cosa dirà la maestra?!" La mamma lo guardò con un aria severa: "Impara ragazzo, a non far sempre scena." Ma un bel mattino, la mamma pensò: "E se non lo sveglio? Vediamo che fa!" E così, dormì serena, fino al mattino,  mentre Filippo russava felice nel suo lettino. Quando si svegliò, con il sole già in alto nel cielo, corse da mamma: ...

LA STREGA SALAMANDRA

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  C era una volta, Una strega cattiva che si divertiva a far paura ai genitori di tutti i bambini. Con i bambini era brava e civile, amava il loro animo gentile.  Lei preparava ogni giorno una torta e loro andavano a bussare alla sua porta.   Ne mangiavano a più non posso e intanto le raccontavano il loro incubo più nascosto.  Lei li aiutava e li proteggeva, dal mostro che ogni sera incombeva: " via dai miei bambini, voi mostri aguzzini. Io vi scaccio dal loro letto con un solo e semplice gesto." E così, si metteva a baciare sulla fronte tutti i bambini e felici tornavano dai loro genitori senza più timori: " Grazie strega Salamandra. grazie a te non abbiamo più paura, perché il tuo bacio ci rassicura." Ma i genitori erano ingenui e non credevano ai loro bambini e per questo ogni notte, li faceva spaventare con i suoi amici fantasmini.   E così, in città chi aveva paura erano loro e i bambini rimanevano al sicuro.  Un giorno, uno dei genitori an...

GIGI IL TOPOLINO

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  In una casetta, non molto lontano dalla città, viveva una signora sola, soletta. La mattina il caffè si preparava e la sera formaggio sgranocchiava. Gigi, il topolino sentiva l'odore dal suo stanzino e ogni notte sgattaiolava fuori, fin sulla cucina per mangiare una minuscola briciolina. Ma aveva ancora molta fame e quindi, rimase in cucina a cercare qualche altra merendina. Quella notte, però , incontrò una topolina e , insieme, si misero a giocare fino a mattina. "Come ti chiami topolina?" e con tanta fretta rispose "Io mi chiamo Nina". Gigi non fece in tempo a dire il suo nome, che Nina era già andata altrove. Nel frattempo la signora si svegliò e un grande urlo lei sparò : " AHHHHHH, UN TOPO!!!! UN TOPO NELLA MIA CUCINA!! VATTENE VIA, NON TI VOGLIO IN CASA MIA!!". Gigi iniziò a correre a più non posso, ma sbadatamente dal lato opposto. Si ritrovò in giardino, senza nemmeno il suo piumino. Freddo e buio era fuori, lui non sapeva dove andare ma ecc...

LA PICCOLA AVVENTURIERA E IL SUO PAPA'

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C'era una volta, non molto tempo fa, una bambina di nome Alice, che viveva sulla cima più alta di una montagna insieme ai suoi genitori, felice. Lei amava quella montagna, perché si sentiva più vicina a tutto:  Più vicina al cielo, più vicina alla terra e più vicina al mare, perché bastava solo sporgersi un po' di più, per vedere la montagna sparire, nel blu. Ma quello che Alice amava di più, era il tempo che trascorreva con il suo papà. Lui era un uomo speciale, era sempre pronto a inventare storie straordinarie. Sul braccio sinistro aveva una piccola cicatrice e quando Alice, gliene chiedeva il motivo, lui sorrideva e cominciava a raccontare: "Fu un leone, grande e dorato, con una criniera che il sole ha baciato.    Mi fissò con occhi di fuoco acceso, ma affrontai la sfida, forte e teso.   Saltò su di me con un grande ruggito, ma con astuzia io l'ho assalito.    E quando la lotta stava per finire, mi diede questa cicatrice da custo...

LA CONCHIGLIA GIALLA E L'OSTRICHETTA

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C'era una volta, In fondo al mare, la piccola Lalla, una conchiglia tutta gialla.  Alghe morbide le facevano da letto e una grande roccia era il suo tetto.  Lalla aveva una grande amica al suo fianco, la piccola ostrichetta e insieme si sentivano invincibili.  Nessuna invidia e nessuna gelosia poteva spegnere la loro magia. Un giorno, però, l'ostrichetta inizio ad avere un gran mal di pancia:" Lalla cara sto male, non riesco a respirare . Mi puoi aiutare?". La sua amica non sapeva che fare , ma non si staccò da lei neanche per mangiare.  L'indomani, l' ostrichetta si svegliò e dentro il suo guscio una piccola perla si posò. La conchiglia rimase a bocca aperta:" amica mia qualcuno ha fatto una magia!!". L'ostrichetta non faceva altro che guardarla: "grazie mia dolce perlina, sei la cosa più bella che ho visto da questa mattina!"  Tutti le facevano i complimenti:" sei bellissima e raggiante. Sembri proprio un diamante!" l'...