IL SOGNO DI LUCA


C'era una volta,

un bambino di nome Luca,

che viveva sottoterra, dentro una buca.

Lì, viveva perché era al sicuro,

lontano da armi e uomini cattivi,

lui si nascondeva dai primitivi.


I rami dell'albero gli facevano da casetta,

e per coprirsi dal freddo aveva solo una giacchetta.

E ogni notte, prima di dormire,

lo stesso sogno ecco che cominciava ad apparire:


Petali di rosa volavano nell'aria,

portando con sé una luce straordinaria.

Ogni petalo brillava come una stella,

trasformando il buio in una scena più bella.


Nel sogno, Luca si trovava in un prato,

dove il cielo era d'oro e il sole incantato.

Fiumi di miele scorrevano dorati,

mentre il vento sussurrava canti fatati.


Intorno a lui, una danza fiorita,

farfalle leggere in una festa infinita.

Gli alberi ridevano e si abbracciavano,

e tutti i dolori si allontanavano.


C’era una quercia dal tronco dorato,

che Luca chiamava "l’albero fatato".

Ogni volta che lo sfiorava con la mano,

sentiva un calore, un abbraccio lontano.


Dal cielo scendevano uccelli canori,

portando messaggi pieni di colori.

"Non temere, Luca, sei al sicuro,

il sogno è la forza del cuore più puro."


Nel sogno, Luca correva contento,

senza paura,

con l’animo lieve e mai più spento.


Il mondo era suo, senza muri o catene,

solo gioia infinita, senza più pene.

E ogni volta, al risveglio del mattino,

il sogno restava, come un dolce cammino.


Era il suo rifugio, la sua compagnia,

un luogo di pace, di speranza e magia.

Luca guardava il cielo sopra la buca,

e sussurrava piano, con voce fiduciosa:

"Un giorno vivrò in quel mondo di luce,

dove nessuno fa male e ogni sogno conduce."

Giornata della Memoria

Questa favola è un omaggio a tutti i bambini che, nella storia e nel presente, hanno vissuto nell'ombra della paura e dell'ingiustizia.

Luca rappresenta la speranza che non si spegne, il sogno che illumina anche il buio più profondo.

Che il suo desiderio di un mondo senza odio diventi realtà, affinché nessun bambino debba più nascondersi per essere libero.


A cura di 

Valentina Dragotta


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