CHI DORME, NON IMPARA
C'era una volta,
un bambino un po' pigro,
la sveglia al mattino per lui era un castigo.
La mamma provava con dolce pazienza, ma ogni giorno trovava una nuova scemenza:
Il Lunedì si alzò, sbadigliando un po' storto: "Mamma, fa freddo, mi congelo di certo!"
Lei con un plaid lo avvolse pian piano, "Così starai al caldo, forza, dammi la mano".
Arrivò il Mercoledì,, ancora più tardi, "Non posso andare, ho troppi ritardi! Non ho dormito e ho un gran mal di testa!"
Ma la mamma rispose: "Muoviti, o salta la festa!"
E il Venerdì, poi la scusa era nuova: "Non ho fatto i compiti, cosa dirà la maestra?!"
La mamma lo guardò con un aria severa: "Impara ragazzo, a non far sempre scena."
Ma un bel mattino, la mamma pensò: "E se non lo sveglio? Vediamo che fa!"
E così, dormì serena, fino al mattino, mentre Filippo russava felice nel suo lettino.
Quando si svegliò, con il sole già in alto nel cielo,
corse da mamma: "Mamma , ma come? Perchè non mi hai svegliato?"
E lei con calma gli ha spiegato:
"Se stupido vuoi diventare, che il tuo desiderio si possa avverare.
Non andare a scuola, resta nel letto, e scorda parole, pensieri e concetto!"
Da quel momento, il bimbo tremò:
Le lettere e i numeri già si confondevano,
le parole sfuggivano, non si comprendevano.
Ogni cosa imparata sembrava svanire,
e il bimbo capì che doveva reagire.
Filippo pianse, col cuore spezzato:
"Mamma, perdono! Voglio imparare!
Domani mi alzo, sarò puntuale, e andrò a scuola senza più esitare."
Così la mattina, al canto del gallo, puntò la sveglia e si alzò in un balzo.
Corse da mamma, con voce contenta: "Mamma, sono pronto, la scuola mi aspetta!"
E da quel giorno, con nuova energia, Filippo capì che il tempo è prezioso,
ogni giorno a scuola è un giorno speciale e glorioso.
Ogni scusa sparì, non fu più ricordata, e la mamma, al mattino, fu sollevata.
E così, Filippo crebbe curioso e brillante,
diventando un bimbo davvero importante.
Valentina Dragotta

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