MILO E LA PASQUA RITROVATA
Nel villaggio di Pasqua, che dolce incanto,
tra profumi di cioccolato e zucchero nel vento,
viveva Milo, un coniglietto sbarazzino,
sempre in cerca di un gioco o di uno spuntino.
Le uova di Pasqua lui doveva creare,
le più belle del mondo, da regalare.
Ma che fatica, che noia infinita,
meglio giocare, che lavorare a vita!
Milo era furbo e un po’ birichino,
e invece di farle… le mangiava piano, pianino!
"Che delizia!" diceva con aria furbetta,
leccandosi i baffi "che dolce scoperta!"
Ma mamma e papà, con occhi severi,
lo guardarono e dissero: "Milo, davvero?!
Non puoi mangiare quel che dovresti donare,
se non lavori, non puoi festeggiare!"
E così, con un soffio di polvere d’oro,
Milo si ritrovò in un posto un po’ strano:
era il villaggio del Natale incantato,
tra fiocchi di neve e un cielo stellato.
Gli gnomi correvano senza sosta,
lavoravano uniti con grande premura.
Impacchettavano doni con gioia e affetto,
ogni giocattolo era un dono perfetto!
"Qui non si gioca, ma si fa sul serio,
se vuoi restare, devi darti un criterio!"
Gli spiegò Babbo Natale con un gran vocione,
e Milo capì che non c’era questione.
Provò a impacchettare, ma senza successo,
esausto, iniziò a gridare" è troppo complesso!"
Cadde nei nastri, nei pacchi incastrato,
"Scusate , scusate, sono un po' sbadato!"
Poi vide gli gnomi cantare felici,
mentre creavano doni per i più piccini.
"Ogni lavoro ha un grande valore,
Basta farlo con tanto amore."
Allora capì, con il cuore sincero,
che donare è il gesto più vero.
La Pasqua non è solo uova e bontà,
ma un gesto d’amore e di felicità!
Così, con un tocco di polvere d’oro,
tornò al villaggio che amava davvero.
E questa volta, con impegno e passione,
creò le uova con grande attenzione!
Le più belle, lucenti e piene d’amore,
pronte a donare un dolce sapore.
Da quel giorno, con gioia infinita,
Milo lavorò con la sua famiglia ancora più unita.
Perché Pasqua è un giorno importante,
È un momento di gioia costante!
Di
Valentina Dragotta

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